Cini Python o Granite Python ?

Cini Python o Granite Python ? articolo di Davide Fain

Firenze 22 giugno 1992, un estate come molte, ma non per tutti, a casa di Andrea Cini si stavano per schiudere otto uova di Python molurus bivittatus. Apparentemente nulla di straordinario se non per il fatto che i nuovi nati non erano “normali molurus” ma bensì una nuova mutazione di colori e disegni. I molurus in questione presentavano un disegno completamente differente da quello dei genitori, i classici disegni a quadri gialli e interno scuro che caratterizzano i bivittatus erano del tutto assenti, sostituiti da un disegno irregolare molto piccolo su base giallo – verde , arancione – marrone . Un disegno molto simile a quello che possiamo trovare in Morelia ametistina .


(foto: Andrea Cini)

Tutti gli otto moluri nati presentavano le medesime caratteristiche morfologiche e cromatiche. Una bella combinazione si potrebbe pensare, ma la mutazione in questione non ha nulla a che fare con il caso. Le uova, furono incubate in una stufetta batteriologica (BINDER) e durante la normale incubazione inumidite con una sostanza chimica, che al momento della schiusa ha portato gli effetti previsti.


(foto: Andrea Cini)

I genitori dei “nuovi” molurus erano del tutto normali, la femmina nata ed acquistata in Germania e il maschio nato ed acquistato in Olanda.
Tutti e otto gli esemplari rimasero con Andrea per un anno dopodiché, costretto da motivi di salute, furono ceduti ad un grossista di rettili vicino a Firenze, e l’ ottavo rimasto fu regalato ad un parente ed ora è conservato in formalina a casa di Andrea.


(foto: Andrea Cini)

Dalle poche informazioni che ha avuto Andrea sembra che un paio siano andati in Thailandia, tre in Germania e altri due morti durante un trasporto.
Da allora Andrea ha perso completamente le tracce dei suoi pitoni fino a quando un anno fa a casa di amici di ritorno dall’ America gli fanno vedere un filmato del famoso Snake Day in Florida e tra i vari serpenti ripresi riconosce i suoi pitoni ora riprodotti da Bob Clark che ha denominato questa variazione di molurus “granite python” per l’ aspetto frastagliato dei disegni .


(foto: tratta dal sito www.bobclark.com)

Andrea è riescito a contattare Bob Clark documentandogli l’ origine dei suoi pitoni, questo dopo aver visto le foto dei piccoli nati nel 1992 gli ha riconosciuto la “paternità” e gli ha chiesto l’esclusiva sulle prossime nascite pur non concedendogli il diritto di chiamarli “Cini Python”, per questioni prettamente commerciali.
Clark ha ammesso di aver acquistato i primi “granite python” in Thailandia ed ha ammesso che questi pitoni non possono esistere in natura confermando l’ originalità dei pitoni di Andrea.
Nonostante tutto anche sul sito di Bob Clark (www.bobclark.com) alla voce “granite python” non è riportato alcun riferimento alla vera storia dei “Cini Python ” di Andrea Cini

articolo di Davide Fain

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