Indotestudo elongata

Indotestudo elongata (BLYTH 1854)

Indotestudo elongata
TESTUGGINE DALLA TESTA GIALLA

Generalità e Distribuzione

Si tratta di una testuggine tropicale diffusa nel Sud-Est asiatico: regioni nord-orientali dell’India, Nepal, Bangladesh, Myanmar (Burma), Cambogia, Laos, Vietnam, Tailandia, Malesia e sud della Cina.
Si rinviene tipicamente nel sottobosco di foreste montane a clima umido ma è possibile la colonizzazione occasionale di zone pianeggianti a clima più secco.
I. elongata è elencata nell’appendice II della CITES e dati antecedenti l’anno 2000 la facevano ritenere una specie abbastanza comune in natura e diffusa su un vasto areale; il suo sfruttamento commerciale in alcune regioni asiatiche (per fini alimentari o per la preparazione di “medicine”) è però possibile che ne abbia ridotto drasticamente il numero in questi ultimi anni.


Indotestudo elongata

Nei giovani la colorazione giallastra tende in vario grado al verde olivastro e possono essere presenti delle macchie scure sulla testa, generalmente assenti negli adulti.
In alcune circostanze è possibile confonderla con I.forstenii ma quest’ultima presenta una colorazione più scura e manca della placca nucale tipica di I.elongata.
Anche sul piastrone le suture pettorale e femorale sono pressoché di pari lunghezza in I.elongata mentre in I.forstenii la sutura pettorale è più corta della femorale.
Risulta abbastanza simile anche a I.travancorica ma quest’ultima è praticamente sconosciuta nel mercato degli animali da terrario in quanto ne è vietata l’esportazione dall’India.

Le differenze tra i sessi si rendono evidenti come nelle altre testuggini osservando la coda e il piastrone; ma la determinazione del sesso non è in genere possibile prima del 3°-4° anno di età (a circa 12-14cm).
Una caratteristica peculiare e curiosa è che una delle poche testuggini a mostrare delle variazioni di colore della pelle; questo avviene nella stagione riproduttiva quando in entrambi i sessi compare una colorazione da rosa a violaceo sulle guance, attorno agli occhi, o in altre regioni della testa.
Le misure massime riportate sono di 33cm per i maschi e 29cm per le femmine.

DIETA

La dieta è prevalentemente vegetariana a base di verdure (scarola, indivia, cicoria, catalogna, radicchio, rucola, cime di rapa, zucca, zucchine, carote…), fiori (malva, ibisco, zucca…) ed erba di campo ma è necessario integrarla con una quota (circa il 20-30%) di frutta ben matura.
In natura si cibano occasionalmente di invertebrati che dovrebbero essere forniti regolarmente anche in cattività così come funghi commestibili da somministrare ogni 2-3 settimane .
E’inoltre possibile integrare la dieta naturale con pellets per conigli, iguana o pellets specifici per testuggini terrestri.
Un accorgimento è quello di non fornire cibo quotidianamente ma a giorni alterni oppure osservando 1-2 giorni di digiuno nell’arco della settimana.
Un’integrazione di calcio (prodotti specifici, osso di seppia, gusci d’uovo…) è solitamente necessaria ogni 2-3 pasti tenendo però periodicamente sotto controllo i valori di calcio e fosforo nel sangue.

CURE IN CATTIVITA’

Si tratta di un animale timido e schivo, più attivo nelle prime ore del mattino, in quelle antecedenti il tramonto e talvolta (specie nella stagione riproduttiva) nelle ore notturne.
Tende ad essere relativamente poco mobile sul territorio salvo nella stagione delle piogge che coincide con il periodo riproduttivo. Dal momento che si tratta di una specie tropicale è necessario predisporre un terrario; questo deve essere spazioso (circa 8-10m2 per coppia) con numerosi nascondigli e possibilità di ricovero; durante i mesi caldi può essere mantenuta all’aperto purché la temperatura notturna non scenda al di sotto dei 16°C e siano a disposizioni dei luoghi riparati per consentirle di proteggersi dal freddo ma anche dall’insolazione eccessivi.

Le temperature media dell’aria devono essere di 28-30°C durante il giorno e di circa 20°C la notturna; in inverno è opportuno provvedere ad un lieve calo della media diurna portandola a 24-25°C.
Durante tutto l’anno deve essere allestita una zona di termoregolazione (basking area) in un’estremità del terrario in cui la temperatura possa raggiungere i 38-40°C per 3-4 ore al giorno di inverno e per circa 6 ore in estate.
Trattandosi di animali di foresta l’umidità deve essere elevata con valori medi di circa 80-85%; nel periodo da aprile a luglio sarà opportuno incrementarla ulteriormente portandola a valori prossimi al 100% utilizzando sistemi di nebulizzazione.
Oltre a ciò è necessario mettere a disposizione una vasca per l’acqua (da mantenere costantemente pulita) per consentire alle testuggini di immergersi parzialmente; per facilitare l’entrata e l’uscita sarebbe opportuno che la vasca sia dotata di un fondo inclinato e di sponde basse.
Il fotoperiodo deve essere di 14 ore di luce contro 10 di buio nel periodo da ottobre ad aprile e di 12 ore di luce per i restanti mesi; sono inoltre necessarie lampade emittenti raggi UV da sottoporre ad adeguato ricambio.


Indotestudo elongata

Un’area del terrario (almeno un quarto della superficie) dovrebbe essere mantenute in penombra utilizzando degli schermi.
Il substrato deve essere umido (è possibile utlizzare torba, corteccie frantumate, terra per vasi, truciolo…) ma nella parte calda è bene predisporre un’area drenante più asciutta utilizzando come fondo grosso ciotoli o pietre piatte.
Indotestudo non va in letargo ma affronta periodi di scarsa attività e di digiuno prolungato, in genere dopo la deposizione (in primavera).

RIPRODUZIONE

L’attività riproduttiva, caratterizzata dalla colorazione rosata attorno agli occhi e alle narici (pù o meno estesa), avviene generalmente verso la fine dell’estate e l’autunno ma, come molte altre specie tropicali, è possibile riprodurle in ogni periodo dell’anno.
Durante questa fase i maschi, come è spesso solito, si mostrano molto focosi nei confronti delle femmine e territoriali e aggressivi verso altri maschi maturi; al di fuori della stagione riproduttiva si mostrano invece molto tolleranti anche nei confronti di specie diverse.
Da femmine mature che hanno già riprodotto è possibile ottenere fino a 3 deposizioni per stagione con mediamente 5-9 uova per deposizione di solito deposte nelle ore notturne tra novembre-gennaio e utilizzando lo stesso sito; i segni che fanno presagire la deposizione sono il rifiuto del cibo, un aumento dell’attività soprattutto notturna e tentativi di scavo.
Le femmine primipare depongono generalmente una sola volta e un numero inferiore di uova (di norma 1-4).


Indotestudo forstenii


La maturità delle femmine si raggiunge a circa 7-8 anni e a dimensioni del carapace di circa 18-19cm mentre per i maschi la maturità avviene uno o due anni prima con dimensioni tra i 14-16cm; dall’accoppiamento alla prima deposizione trascorrono in media 80-90 giorni.
L’incubazione deve avvenire in un’atmosfera ricca di umidità e dura mediamente 100-135gg. a 28,5-30°C; non si hanno dati disponibili sulla determinazione del sesso dei nascituri alle diverse temperature.

Articolo di Dr. Mattia Bielli, Medico Veterinario

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