Varanus exanthematicus

Varanus exanthematicus

Come per i serpenti il cranio dei varani richiude completamente il cervello fornendo una protezione quando l’animale deve ingerire grosse prede
La lingua, come nei serpenti, viene utilizzata come un organo di senso. I varani sono considerati i rettili più intelligenti anche se la loro intelligenza resta comunque piuttosto limitata quando la confrontiamo con quella dei mammiferi. Il cervello di un Varanus exanthematicus di 4 kg pesa all’incirca 2 grammi, un opossum di identico peso ha un cervello che pesa all’incirca 8 grammi mentre un gatto di identico peso ha un cervello di oltre 30 grammi. Nonostante il loro modesto cervello i varani della steppa diventano tranquilli e maneggiabili in breve tempo e proprio per questo motivo sono considerati soprattutto negli Stati Uniti degli eccellenti animali da compagnia.

Evoluzione: resti di membri della famiglia dei varani risalgono al Cretaceo – l’ultimo periodo dell’eta’ dei dinosauri – ed e’ accertato che i grandi varani del Cretaceo si cibassero di uova di dinosauri. Lo stesso comportamento del Varanus niloticus di cui abbiamo parlato in precedenza. Per approfondire l’argomento vi invito a leggere due articoli che ho trovato interessanti.

DimensioniDa adulto raggiunge la dimensione di 1-1,2 metri, il record per la specie e’ di 1,5 metri. La vita media si aggira fra i 13 ed i 15 anni anche se l’esemplare più longevo della specie fino ad ora documentato e’ morto alla veneranda età di 17 anni. Al momento delle nascita i piccoli misurano intorno ai 15-20 cm coda compresa. Sono sauri che si fanno apprezzare per il loro appetito e sono in grado di aumentare il loro peso di 5 o di 10 volte già nel corso del loro primo anno di vita, raddoppiando o a volte triplicando la loro lunghezza.
Durante i suoi primi due anni vi vita il nostro varano e’ cresciuto molto rapidamente ed ha raggiunto la taglia adulta pari ad una dimensione di 130 centimetri. Un varano, contrariamente a quanto si possa pensare, non richiede un grosso impegno in termini economici e di tempo ma richiede un ampio spazio dove poter essere ospitato comodamente.
Per capire quanto tempo impiega a crescere e a raggiungere la taglia massima un Varanus exanthematicus osserviamo la tabella di crescita di un esemplare di questa specie:

Indole

Tranquillo e sornione sono i termini che meglio descrivono l’indole del Varanus exanthematicus. Gli esemplari più giovani possono tentare di mordere all’inizio ma con pazienza e dedicando loro po’ di tempo iniziano a prendere confidenza e si tranquillizzano. E’ una specie che si fa’ apprezzare oltre che per il suo temperamento anche per le dimensioni relativamente contenute e il suo appetito insaziabile. Il varano della steppa e’ un sauro “intelligente”, i giovani passano molto tempo alla ricerca di un modo per scappare dal terrario e a trovare il loro nascondiglio ideale dove potersi rintanare quando si sentirà in pericolo. Assicuratevi della provenienza del varano, acquistate un esemplare nato in cattività  e non acquistate esemplari semi-adulti senza esservi assicurati che gli animali siano tranquilli. Spesso infatti i proprietari di questi rettili decidono di vendere l’animale quando vengono morsi o quando questo comincia ad avere atteggiamenti aggressivi e diventa quindi difficilmente gestibile. Un varano in buona salute deve essere attivo, vivace, avere reazioni pronte, gli occhi devono essere sempre aperti, vigili, puliti e senza secrezioni. Controllate anche la bocca e le narici, anche in questo caso non ci devono essere secrezioni, lingua e palato in special modo devono avere un bel colorito rosa uniforme. Puntini rossi o piccoli grumi gialli sono segnali evidenti che l’animale e’ affetto da stomatite. Osservate la pancia: anche i varani baby devono avere la tipica pancetta degli adulti, questo significa che l’animale mangia regolarmente. Ultimo controllo riguarda la pelle dell’animale, non ci devono essere cicatrici, scottature o segni di infezione. Per stare completamente tranquilli fate fare un esame delle feci dal vostro veterinario una volta che avete portato a casa il vostro varano.Occorreranno alcuni giorni prima che il rettile si sia acclimatato nel nuovo terrario, durante questi giorni compirà delle brevi incursioni per scoprire ed esplorare l’ambiente circostante ma passerà la maggior parte del tempo rintanato in un angolo nascosto.

Non dovete preoccuparvi quindi se in questi giorni vi apparirà poco vivace o se così si può definire un varano: depresso. Lasciate al rettile il tempo necessario ad acclimatarsi. E’ probabile che durante i primi giorni rifiuti di mangiare, questa però non e una regola o almeno non e’ così frequente come i comportamenti che abbiamo descritto in precedenza. I varani sono animali sempre affamati quindi non stupitevi se il vostro esemplare che e’ rimasto immobile per giorni e giorni vi correrà incontro alla vista di un potenziale pasto. Nel giro di un paio di settimane il varano dovrà esservi completamente acclimatato ed essere perfettamente a suo agio nel terrario. Ma come facciamo a sapere se l’animale si sente a suo agio nel terrario. Prima di tutto dal suo appetito e dal suo comportamento: un varano che sta’ bene mangia regolarmente, trascorre alcune ore a riscaldarsi sotto una lampada – l’ideale e’ mettere un bel sasso o un tronco su cui far puntare una lampada spot – e sonnecchia per la maggior parte del tempo. Non aspettatevi di vederlo girare inesorabilmente avanti e indietro per il terrario, il Varanus exanthematicus e’ un rettile pigro e trascorre quasi tutto il suo tempo a mangiare, riscaldarsi e sonnecchiare. Soprattutto a sonnecchiare!


Esemplare adulto

Quando maneggiate un esemplare adulto di questi rettili sarebbe meglio farvi assistere da un’altra persona, il loro metodo di uccidere la preda consiste nell’afferrarla saldamente, schiacciarle il cranio e scuoterla violentemente avanti e indietro. Questo e’ anche quello che succederebbe nel caso in cui il vostro varano scambiasse le vostre dita o la vostra mano per una preda. Ha provato personalmente il morso di un varano e vi assicuro che e’ estremamente doloroso e soprattutto che una volta che afferra saldamente una preda difficilmente se la lascia scappare. In altre parole se un varano si attacca alle vostre dita o alla vostra mano state pur certi che se sollevate il braccio solleverete anche lui ancora attaccato alla sua “preda”. C’e’ un ottimo metodo per fare in modo che il varano lasci la preda senza rischiare di ferire il rettile ed e’ quello messo in pratica anche per i grossi costrittori.

Consiste nel versare in bocca al rettile del liquore o della grappa. La cosa migliore resta comunque maneggiare esemplari che non conoscete o con cui non avete confidenza utilizzando un robusto paio di guanti. I morsi dei varani, a causa del loro tipo di alimentazione si infettano molto facilmente.

Temperatura
Nel terrario vanno posti 2-3 termometri, anche del tipo adesivo, molto economici, per conoscere le temperature. Durante il giorno all’interno del terrario deve essere presente una temperatura compresa fra i 26 ed i 35 °C . Durante la notte la temperatura può scendere fino a 22-26 °C. E’ buona norma fornire all’interno del terrario una zona più calda ed una più fresca, per fare questo è sufficiente posizionare la fonte di calore in uno degli angoli del terrario e nell’angolo opposto creare una zona d’ombra. Nel periodo estivo potete sostituire il cavetto con uno a più basso wattaggio, durante l’inverno invece un semplice tappetino riscaldante o una lampada spot permetteranno di raggiungere abbondantemente i 28°C. La lampada spot ed il tappetino vanno schermati (con rete metallica ad es.) per impedire il contatto diretto e le inevitabili ustioni e andrebbero collegati con un termostato interno al ternario o con un timer, per evitare colpi di calore. Sopra i 35-36° l’animale sta male. Particolarmente apprezzate da questa specie di varani sono le rocce riscaldanti e le lampade in ceramica. Attenzione a dimensionare opportunamente il wattaggio di entrambi questi elementi per evitare pericolose ustioni, in termini pratici provate a mettere la mano sopra la roccia riscaldante o in prossimità della lampada in ceramica se nel giro di pochi minuti vi scottate allora non avete dimensionato correttamente il wattaggio. Per evitare di raggiungere temperature troppo elevate collegate gli elementi riscaldanti di cui abbiamo parlato fino ad ora ad un termostato, le rocce riscaldanti devono raggiungere la temperatura massima sulla superficie di contatto di 40°C . La sonda del termostato deve essere collegata in prossimità del punto più caldo. I varani della steppa devono vivere nel clima caldo e secco, tipico delle savane dell’Africa centrale e dell’Africa sud-sahariana.

Umidità
Installate nel terrario un igrometro. E’ importante mantenere all’interno del terrario un tasso di umidità molto basso, diciamo non superiore al 50%. Ideale 30-40%. Un’eccessiva umidità potrebbe creare problemi di pelle. Per abbassare il tasso di umidità e’ sufficiente installare una piccola ventola (perfettamente idonee allo scopo sono quelle utilizzate negli alimentatori dei computer) in una delle prese d’aria del terrario. E’ necessario tenere sempre all’interno del terrario una vasca d’acqua abbastanza grande perché l’animale possa immergervisi completamente. Con una vasca così capiente potrebbe non essere facile mantenere un tasso di umidità basso all’interno del terrario, quindi collocate la vasca dell’acqua nel punto più freddo del terrario. Il varano e’ un eccellente nuotatore e non e’ insolito vederlo fare il morto nella vasca dell’acqua.

Illuminazione
E’ necessario installare una lampada o un neon a spettro solare. I migliori risultati in termini di crescita e di salute degli animali si ottengono combinando un neon tipo ZooMed Reptisun 5.0 – quindi a spettro UVB –  con un neon tipo ZooMed Reptisun 2.0 – quindi a spettro UVA. Con il primo ci assicureremo che il rettile metabolizzi il calcio mentre il neon a spettro UVA stimola l’attività’ del rettile e ne esalta i colori. A differenza del primo il secondo non e’ indispensabile. Tutti i rettili necessitano di un fotoperiodo che deve essere calcolato in base alla stagione in corso, maggior numero di ore di luce in d’estate e diminuzione del numero di ore di luce durante l’inverno. Per semplificarci la vita ed evitare di dimenticarci le luci accese la cosa migliore e’ collegare tutte le fonti di illuminazione ad un timer che sarà regolato come abbiamo detto prima in base alla stagione e comunque mai per un numero di ore di luce superiore a 12 d’estate e mai inferiore a 8 per l’inverno. Durante il periodo estivo esponete il rettile alla luce solare diretta che nessun neon o lampada e’ tuttora in grado di sostituire. Dimenticavo: la luce solare così come quella del neon viene filtrata da materiali come il vetro e il plexiglas quindi mettere il varano in giardino dentro un terrario in vetro non serve a niente!

Alimentazione
I varani della steppa sono predatori opportunisti, la loro colorazione gli permette di mimetizzarsi perfettamente con l’ambiente circostante e li facilita nella ricerca del cibo. Sono in grado di mangiare qualunque animale riescano ad afferrare e sopraffare ma sono anche dei rettili necrofagi (s. f. abitudine, caratteristica di vari animali, di nutrirsi di carni putrefatte.), questo significa che mangiano le carcasse di animali uccisi precedentemente da altri predatori. Il naturalista Nigel Marven, una delle poche persone al mondo che ha assistito da vicino al pasto del più grande e pericoloso varano del mondo – il drago di Komodo (nome scientifico: Varanus komodoensis) ci spiega che i varani a differenza di altri predatori carnivori sono in grado di mangiare l’ 80% delle loro prede. Fra le prede preferite dai varani ci sono: insetti, uova, uccelli appena nati, serpenti, piccole tartarughe, altri sauri, rane e mammiferi di piccola taglia. Una curiosità: nella dieta del Varanus exanthematicus rientrano anche i pericolosi cobra africani. Tuttavia il varano non e’ in cima alla catena alimentare e questo significa che in natura ha anche lui dei predatori: leoni, leopardi, iene, cani selvatici, pitoni, aquile e ovviamente l’uomo.Gli esemplari appena nati devono essere alimentati con grilli, tarme, caimani e baby ratti. Sono sauri caratterizzati da un appetito insaziabile e proprio il loro appetito può essere usato come primo indicatore di salute dell’animale.Un varano exanthematicus ben adattato alla vita in cattività e in buona salute sarà sempre pronto a mangiare ogni qual volta gli verrà offerta una preda. Uniche eccezioni: il varano potrebbe rifiutare la preda perché e’ in letargo invernale oppure sta’ attraversando il periodo di accoppiamento.

In entrambi i casi non dobbiamo preoccuparci perché non ci saranno compromettenti perdite di peso o deperimento dell’animale.  Prima abbiamo menzionato i baby ratti fra i potenziali pasti del nostro varano, tuttavia possiamo iniziare a darglieli soltanto dopo i due mesi di età. Un varano di all’incirca 1 anno di età dovrebbe essere già in grado di mangiare topi adulti mentre un varano adulto e’ in grado di mangiare topi, ratti e criceti. Evitiamo di dare al varano cavie. Generalmente i varani non catturano prede che non sono in grado di mangiare ma in cattività può succedere di dare al rettile una preda troppo grande con il rischio che venga rigurgitata in seguito. Come indicazione e’ sufficiente evitare di dare al rettile prede più grandi dei 2/3 della lunghezza della testa. I varani della steppa, ma tutti i varani in genere, accettano facilmente prede già morte, possiamo quindi abituare il nostro varano a mangiare prede surgelate che provvederemo a scongelare e scaldare leggermente prima di offrirle al rettile.

L’acqua: al varano exanthematicus piace rimanere a mollo in acqua anche per lunghi periodi, predisponete quindi un contenitore sufficientemente grande a contenere per intero il rettile e permettergli di immergersi. Spesso questi rettili defecano nell’acqua occorre quindi che questa sia controllata e sostituita ogni qual volta appare sporca o comunque almeno una volta ogni due/tre giorni.

Per chi desidera approfondire l’argomento ecco un articolo di Michael Balsai e Melissa Kaplan sull’alimentazione in cattività del varano della steppa. 

Terrario
Non spendete soldi predisponendo o costruendo terrari in base alla crescita del vostro varano. Come abbiamo visto nel paragrafo intitolato “dimensioni” il Varanus exanthematicus cresce rapidamente durante i suoi primi due anni di vita quindi consiglio a tutti di predisporre fin dal momento dell’acquisto quello che sarà il terrario definitivo per il rettile. Per un esemplare adulto e’ necessario un terrario di almeno due metri di lunghezza, 80 centimetri di profondità e 80 cm di altezza. Sono misure indicative, dettate soltanto dall’esperienza di alcuni allevatori, un terrario di dimensioni maggiori sarà particolarmente apprezzato dal suo inquilino e gli garantirà una migliore condizione di vita. Negli Stati Uniti, dove e’ legale allevare questi rettili, alcuni appassionati sfruttano un intera stanza come terrario con risultati estetici davvero mozzafiato.Il migliore substrato da utilizzare e’ senza dubbio la carta di giornale: si sostituisce rapidamente, ha una discreta capacità assorbente e garantisce in questo modo delle buone condizioni igieniche a patto che venga sostituita frequentemente.

Per contro non e’ sicuramente bello vedere in terrario adagiati sul fondo dei giornali. Una soluzione alternativa, sperimentata con successo da diversi allevatori e’ quello di combinare la carta di giornale con un altro substrato come ad esempio i finti tappeti erbosi venduti in tutti i negozi di bricolage, fai-da-te oppure articoli da giardinaggio. Inutile comprare quei costosi finti tappeti erbosi venduti nei negozi di animali, hanno le stesse caratteristiche dei precedenti con la differenza che costano di più perché sono “studiati” per rettili. Non utilizzare corteccia o altro materiale di substrato difficile da rimuovere, che potrebbe favorire l’insorgere di muffe o che emani forti odori – importante e’ che non contenga il cedro che può provocare problemi respiratori e neurologici all’animale.

Nascondiglio: e’ fondamentale predisporre almeno un riparo all’interno del terrario all’interno del quale il varano possa rifugiarsi e sentirsi al sicuro. In questo modo eviteremo all’animale inutili stress. Meglio sarebbe predisporre due nascondigli: uno nel punto più caldo del terrario e l’altro nel punto più fresco in questo modo l’animale oltre a potersi rifugiare sarà anche in grado di termo-regolarsi. Per un baby-varano una scatola da scarpe e’ un nascondiglio grande a sufficienza mentre per un varano adulto e’ necessario predisporre una grotta in legno o in un altro materiale grande a sufficienza per contenere per intero l’animale. I varani adulti, abituati ad essere maneggiati non sono soggetti a stress e quindi non e’ necessario fornire loro un nascondiglio.

Riproduzione
Alcune sequenze dell’accoppiamento fra due varani 

CITES
Il Varanus exanthematicus come tutti gli altri varani è un animale in CITES. La detenzione di questa specie e’ vietata in Italia dal Decreto Ministeriale del 19-4-96 quindi non e’ possibile in Italia acquistare un varano exanthematicus.

NOTE
La maggiori minacce per la sopravvivenza in natura del Varanus exanthematicus sono la caccia di frodo e la distruzione del suo habita. Mentre però esistono severe leggi per la tutela dell’ambienti – ampi spazi sono stati dichiarati parchi naturali – questo non impedisce ai cacciatori di frodo di uccidere centinaia di varani adulti ogni anno oltre che per la loro pelle per offrire souvenir ai turisti di dubbio gusto

Bibliografia
Michael Balsai: The general Care and Maintenance of Savannah Monitor
Harold F.De Lisle: The Natural History of Monitor Lizards
Dennis King & Brian Green: Monitors – The Biology of Varanis Lizards
Obst F.J., Richter K., Jacob U.: Atlas of reptiles

Monitors, Tegus, and Related Lizards : Everything About Selection, Care, Nutrition, Diseases, Breeding, and Behavior (Complete Pet Owner’s Manual). Autori Richard D. Bartlett, Patricia P. Bartlett (Contributor), Laura Barghusen (Illustrator)

 

Con l’approvazione di Michael Balsai nei link seguenti potete leggere alcune pagine del suo libro “The General Care  and Maintenance of Savannah Monitor”. I miei più sentiti ringraziamenti a Michael per la gentilezza dimostrata e per avermi supportato nella stesura di questo articolo.

Alcune pagine: copertinacontentsgeneralsavannahsavannah 2savannah 3indexretro.
Articolo di Pier Luigi Vianello

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