Vipera aspis

SERPENTI ITALIANI
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Vipera aspis (LINNEO 1758)

Nome Comune : Vipera Comune

Sub Ordine : Serpenti – Famiglia : Viperidi

Sottospecie :
Vipera aspis aspis (LINNAEUS 1758)
Vipera aspis atra (MEISNER, 1820)
Vipera aspis francisciredi (LAURENTI 1768)
Vipera aspis hugyi (SCHINZ, 1833)
Vipera aspis zinnikeri KRAMER 1958
Sinonimi:
Coluber Aspis LINNAEUS 1758: 218
Vipera Francisci Redi LAURENTI 1768
Vipera aspis – ENGELMANN et al 1993
Vipera aspis – MCDIARMID, CAMPBELL & TOURÉ 1999: 392
Vipera aspis aspis (LINNAEUS 1758)
Coluber aspis LINNAEUS 1758
Vipera aspis aspis – HARDING & WELCH 1980
Vipera (Rhinaspis) aspis aspis – OBST 1983
Vipera aspis aspis – ENGELMANN et al 1993
Vipera aspis aspis – WELCH 1994: 119
Vipera aspis atra (MEISNER, 1820)
Vipera aspis atra – HARDING & WELCH 1980
Vipera (Rhinaspis) aspis atra – OBST 1983
Vipera aspis atra – ENGELMANN et al 1993
Vipera aspis atra – WELCH 1994: 119
Vipera aspis francisredi (LAURENTI 1768)
Vipera Francisci Redi LAURENTI 1768
Vipera aspis francisredi – HARDING & WELCH 1980
Vipera (Rhinaspis) aspis francisredi – OBST 1983
Vipera aspis francisredi – ENGELMANN et al 1993
Vipera aspis francisredi – WELCH 1994: 121
Vipera aspis hugyi (SCHINZ, 1833: 179)
Vipera aspis hugyi – HARDING & WELCH 1980
Vipera (Rhinaspis) aspis hugyi – OBST 1983
Vipera aspis montecristi MERTENS 1956 (fide GOLAY 1993: 282)
Vipera aspis hugyi – ENGELMANN et al 1993
Vipera aspis hugyi – WELCH 1994: 121
Vipera aspis montecristi MERTENS 1956
Vipera aspis montecristi MERTENS 1956: 222
Vipera aspis montecristi – HARDING & WELCH 1980
Vipera (Rhinaspis) aspis montecristi – OBST 1983
Vipera aspis montecristi – WELCH 1994: 121
Vipera aspis zinnikeri KRAMER 1958
Vipera aspis zinnikeri KRAMER 1958
Vipera aspis zinnikeri – HARDING & WELCH 1980
Vipera (Rhinaspis) aspis zinnikeri – OBST 1983
Vipera aspis zinnikeri – ENGELMANN et al 1993
Vipera aspis zinnikeri – WELCH 1994: 121
CARATTERISTICHE
Lunghezza: 50-60cm, eccezionalmente sino ad 80cm. Maschi più grandi delle femmine. Si tratta di una vipera dalla fisionomia classica, e dalla colorazione molto variabile. Presenta una corporatura abbastanza snella, ma è molto evidente la separazione tra corpo e coda, poiché non si ha un assottigliamento progressivo, come nei colubridi, ma la coda risulta nettamente più sottile rispetto ad esso. La testa è tipicamente triangolare, e larga alla base, ed il muso è leggermente rivolto all’insù. L’occhio è caratterizzato da una pupilla ellittica verticale, mentre le squame sopralabiali variano da 10 a 12. La colorazione degli individui delle nostre regioni, varia dal grigio chiaro al bruno rossiccio, con disegno a bande scure, leggermente oblique, alternate a “zig-zag”. Le squame solo fortemente carenate, e il serpente è dotato di zanne velenifere mobili, che, ripiegate sul palato dell’animale, si sollevano solo al momento del morso.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA ED HABITAT
L’aspide è diffusa in tutte le regioni meridionali del continente europeo, fatta eccezione per la penisola balcanica, e in alcune isole. Manca nella parte settentrionale della Spagna e della Francia, ed in Germania la sua diffusione è limitata al territorio meridionale. In Italia è comune su tutto il territorio, tranne in Sardegna, e si incontra sia in pianura, sia in montagna, dove però risulta più numerosa. Frequenta ambienti per lo più aridi, come pendii assolati, aree cespugliose incolte, pietraie e muretti a secco. Talvolta, soprattutto alle alte quote, dove si spinge sino a 2600m, si rinviene anche nei dintorni di zone umide. La sua presenza nei dintorni del fiume Brenta è abbastanza abbondante, soprattutto lungo il tratto montano e quello di alta pianura.
ALIMENTAZIONE, COMPORTAMENTO, RIPRODUZIONE
La vipera si nutre soprattutto di piccoli mammiferi, come topi di campagna o toporagno, ma, talvolta, ripiega su lucertole, uccelletti e grossi insetti. Localizza le sue prede grazie a un organo posto al di sotto dell’occhio, che funge da ricettore termico, permettendo alla vipera di percepire la posizione delle prede a sangue caldo anche al buio. Si muove con movimenti lenti e silenziosi, e, una volta giunta a portata di tiro dalla preda, sferra il morso con uno scatto repentino: a questo punto, le è sufficiente seguire la traccia olfattiva lasciata dalla vittima, che, sotto l’effetto del veleno, muore in pochi minuti. Inizia sempre ad ingoiare le prede partendo dalla testa, sfruttando l’estrema elasticità delle mandibole, caratteristica comune a tutti i serpenti. In genere, le vipere si spostano in uno spazio ristretto di territorio, comprendente qualche centinaio di metri quadrati, e stabiliscono la propria dimora presso la tana di un roditore o in cavità al di sotto delle pietre. Attivi soprattutto durante il giorno, questi rettili si possono spesso sorprendere mentre sostano sulle pietre a termoregolarsi, sebbene, nei giorni estivi più torridi, trascorrano le ore più calde al riparo della vegetazione, per fuoriuscire solo durante la notte. Col sopraggiungere dell’inverno, questi serpenti si ritirano in rifugi sotterranei, dove trascorrono la cattiva stagione, spesso in compagnia di altri animali come grossi rospi ed orbettini, nonché altri sauri o serpenti. L’accoppiamento sopraggiunge nella tarda primavera, ed i maschi si esibiscono in combattimenti per la conquista della femmina: questi rituali consistono in spinte reciproche e attorcigliamenti, che vedono la ritirata dello sconfitto, senza esiti dannosi. La femmina partorisce 4-20 piccoli vivi già perfettamente sviluppati e dotati di veleno; alla nascita, che avviene in piena estate, essi misurano circa 18cm, e si nutrono, per i primi mesi, di insetti e lucertole. La maturità sessuale, viene raggiunta quando le vipere hanno circa 4 anni, e misurano 40-50cm. Il morso di questi animali può risultare letale se non si interviene entro 24 ore dall’ora del morso, e comunque, per la maggior parte dei casi, comporta solo qualche giorno di degenza. Le persone che ogni anno perdono la vita in seguito ad un morso di vipera, si contano sulle dita di una mano, tant’è che sono più frequenti le morti per punture di api; perseguitato per secoli a causa del suo veleno, questo rettile morde solo se molestato o calpestato, e fugge sempre al minimo rumore. In seguito alla rarefazione delle vipere, in molti luoghi si è visto aumentare a dismisura il numero di roditori, con conseguenze immaginabili. Protetta!
Scheda a cura di Francesco Balbini
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